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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera LXIX

  • Denominazione: Lettera LXIX
  • Data di stesura: 07/02/1465
  • Data di ricezione: 20/02/1465
  • Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 26 gennaio 1465. L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 1° febbraio 1465, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La donna riferisce di non avere nuove circa la trattativa col Tanagli; per quel che concerne la figlia degli Adimari – che si vuole dare in sposa a Filippo –, Alessandra concorda col figlio: la fanciulla è molto giovane, ma non per questo – scrive – va scartata. L'instabilità della politica interna – afferma – si ripercuote negativamente sulla ricerca di valide alleanze matrimoniali. Alessandra accenna alle rendite di Giovanni Bonsi e riferisce che questi possiede parecchie centinaia di alberi, «che quando saranno buoni da taglare, sara(n)no parechi cientinaia di fiorini; che si fa più d'un f(iorino) l'uno». Rispetto ai giovani che sono alle dipendenze del banco degli Strozzi di Napoli, la Macinghi scrive di aver appreso che ve ne sono troppi; ciononostante a Filippo ne sono stati proposti, da amici e conoscenti, altri ancora. Messer Angelo Acciaiuoli – scrive la donna – giungerà presto a Napoli e informerà Filippo degli sviluppi della politica interna. Alessandra accenna a Niccolò Soderini, «che se ne va all'usato», alla giovane Marietta e a Giovanfrancesco Strozzi, che rischia di essere dichiarato ribelle. La donna chiede al figlio di comunicarle le sue considerazioni circa l'intenzione di Giovanni Bonsi di «vendere el Monte per riconperallo, abassando di pregio»; Marco Parenti – scrive la Macinghi – ha già riferito a Giovanni che il tentativo di speculazione non è «lecito contratto» e ha cercato di dissuaderlo dall'iniziativa. Dopo aver rettificato la data di stesura – «Siàno a dì 8» –, Alessandra riferisce che per via dello squittino vi è un gran trambusto in città. Si dice che Niccolò Ardinghelli «à vinto bene 8 mila f(iorini)»: per festeggiare la «v[i]ncita di tanti danari», dunque, Lorenzo de' Medici, il 3 febbraio, ha organizzato un ballo in onore della moglie dell'Ardinghelli «nella sala del Papa a Santa Maria Novella».
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 569-576
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 185r, 185v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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