Contenuto: L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo e a Lorenzo risale al 7 dicembre 1465, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La donna riferisce di aver ricevuto la visita di Giovanni di ser Francesco, il quale le ha tessuto le lodi di entrambi i figli; della qual cosa la Macinghi si compiace. Per quel che concerne le trattative matrimoniali per accasare gli esuli Strozzi, Marco Parenti ha fatto sapere alla Macinghi che per il momento «non se ne ragiona», né per Filippo né per Lorenzo. Alessandra ritiene che sebbene Niccolò Soderini paia propenso a revocare il bando agli esuli, avendo molti nemici nel governo, questi, pur di essergli contrari, bocceranno la proposta. Ella afferma che finché non vi sarà «pacie tra chi governa», difficilmente sarà consentito il rimpatrio ai confinati; e conclude: «Bisongna o una <buo> gran guerra o una buona pacie; che Idio cie la concieda». Alessandra annuncia la scomparsa del figlio della sorella Caterina, morto di peste, e di Bernardetto de' Medici. Riferisce di aver assoldato un mezzadro che, dal mese di febbraio, si occuperà del podere di Pozzolatico; afferma di dover sostenere diverse spese per la salvaguardia del podere, che è ridotto in cattivo stato, e che il vecchio mezzadro, Piero, «vive anchora», ma «bisongna che se n'esca». Dopo aver trattato del pagamento di un catasto e aver sottoscritto la missiva, Alessandra aggiunge un post scriptum, nel quale annuncia la scomparsa, avvenuta a Bruges, di Pier Bini e di «uno <gio> de' Nasi». In ultimo, riferisce che non è ancora giunta la galea dell'Ardinghelli, che è attesa ad Ancona.
Consistenza: 1c.
Bibliografia: GUASTI 1877: 523-526
Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
Destinatario: Filippo e Lorenzo di Matteo Strozzi
Data topica: Firenze
Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 180, cc. 75r, 75v