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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera LVII

  • Denominazione: Lettera LVII
  • Data di stesura: 19/10/1465
  • Data di ricezione: 27/10/1465
  • Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 3 ottobre e alla lettera di Lorenzo Strozzi del 12 ottobre 1465. L'ultima lettera inviata da Alessandra risale al 12 ottobre 1465, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La donna riferisce che Marco Parenti l'ha raccomandata a un certo Romolo – tra i cittadini scelti allo sgravio del catasto –, al quale ha fatto avere la lettera scritta da Filippo. Alessandra è così addolorata che Pandolfo sia «allo stremo della vita» da non ricordare di aver provato una siffatta costernazione da quando morì il piccolo Matteo. La Macinghi prega Lorenzo di non accettare l'incarico di Console fiorentino a Napoli, poiché correrebbe il rischio di inimicarsi molti dei maggiorenti del governo di Firenze. Conforta i figli scrivendo che nella vita occorre avere pazienza, poiché non sempre Dio contenta i desideri dell'uomo, e se ciò accade è «p(er)ché non è il meglo». Così, sebbene abbia provato un gran dispiacere per il fatto che Filippo non abbia preso moglie, Alessandra sottolinea l'importanza di confortarsi, nel corso degli eventi, con cristiana rassegnazione: «Se sete privati de' vostri disengni, riputate tutto p(er) lo meglo». Riferisce che una fanciulla degli Adimari, che era stata presa in considerazione per contrarre matrimonio, è stata già accasata con «uno Bernardo Buonaguisi». In conclusione, riferisce che Marco Parenti ha avuto tre grandi dispiaceri negli ultimi due giorni: la morte di Pandolfo, l'assegnazione dell'incarico di Console a Lorenzo e la celebrazione delle nozze della fanciulla degli Adimari.
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 491-496
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Filippo e Lorenzo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 171r, 171v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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