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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera XLVI

  • Denominazione: Lettera XLVI
  • Data di stesura: 20/04/1465
  • Data di ricezione: 04/05/1465
  • Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 7 aprile 1465. L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 13 aprile 1465, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. Dall'ultima lettera inviatale dal figlio, la donna ha appreso che Lorenzo ha riferito a Filippo ch'ella vorrebbe trasferirsi a Napoli e a loro ricongiungersi; ma prima di tutto, scrive Alessandra, occorre «asettare el fatto della donna». Ella ipotizza che gli ambasciatori fiorentini, ormai, siano giunti a Napoli e che Filippo abbia potuto confrontarsi con loro: «Pure arai avuto qualche lume, e vedr/e/ai che p(ar)tito è da piglare». Di tutte le fanciulle prese in esame, Alessandra sostiene che la Tanagli è quella che «à più p(ar)te»; quella dei Bardi, signori di Vernio, ha «del goffo e aria di villa». Pertanto, si dice intenzionata a comprendere se Francesco Tanagli abbia interesse ad accasare la figlia. Dopo aver trattato di una certa quantità di lino che Filippo ha spedito a Ginevra di Gino, Alessandra afferma di compiacersi del fatto che Lucrezia Tornabuoni abbia scritto a Filippo una lettera di ringraziamento per il lino ch'egli le ha fatto avere. La donna esorta dunque Filippo a rispondere alla Tornabuoni, chiedendole di raccomandarlo a Piero de' Medici. Alessandra informa il figlio che l'indomani Niccolò Ardinghelli «menerà» la donna, ma che in séguito, con tutta probabilità, egli «andrà i∙ lLevante». Riferisce che Federico d'Aragona è giunto a Firenze mercoledì 17 aprile e che gli è stato «fatto grande onore»; scrive di aver ricevuto la visita di due gentiluomini, «che dicono istanno presso a tte», i quali le hanno parlato molto bene di Filippo tessendone le lodi. Comunica che Alessandra e Giovanni Bonsi sono tornati a stare a Firenze per un mese. In ultimo, riferisce di aver fatto comprare quattro braccia «di domaschino bigio» da donare al medico Ludovico, il quale ha appena avuto «una fanciulla femina»: «Àmi medichato asa' volte, e non à 'uto danaio; siché ora gli mando questo».
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 393-404
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 139r, 139v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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