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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera XL

  • Denominazione: Lettera XL
  • Data di stesura: 03/01/1464
  • Data di ricezione: 18/01/1464
  • Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi scritta il 18 dicembre e recapitata alla Macinghi il 30 dicembre 1464. L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 29 dicembre 1464, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La donna accenna con fiducia alla richiesta formulata dal Re di Napoli al governo fiorentino in nome e per conto di Filippo, il quale desidera gli venga accordata la licenza di rientrare a Firenze. Alessandra tratta dei debitori insolventi e dei tanti che, a séguito della morte di Cosimo, hanno subìto un tracollo finanziario, tra i quali Ludovico e Giovanfrancesco Strozzi. Alessandra si compiace del buon rapporto instauratosi tra Filippo e il Re di Napoli. Chiede al figlio di mandarle la procura, la quale «s'adoperrà quando vi fia da rrinvestire en chosa sichura e soda», e tratta di alcune notizie false e tendenziose che circolano su Niccolò Strozzi. Circa la chiesa del Santuccio, Alessandra auspica che la contesa si risolva. Riferisce al figlio di stare valutando, per lui, una fanciulla dei Bardi, signori di Vernio. Accenna agli Ardinghelli, figli di Piero di Neri di Francesco Ardinghelli, e tratta di una certa somma di denaro, per l'amministrazione della quale Niccolò Strozzi le ha fornito indicazioni. Il 5 gennaio la Macinghi prosegue nella stesura della lettera e informa il figlio che molti sono sull'orlo del fallimento, ma le ferie, e cioè la temporanea sospensione delle funzioni dei tribunali e delle magistrature, differiscono il fallimento di quelli «che stano i(n) sul bilico»; Giovanfrancesco – scrive Alessandra – rischia di essere dichiarato ribelle, e quindi la morte. La Macinghi riferisce al figlio che un pizzicagnolo di Borgo San Lorenzo esige che gli venga pagata una certa somma di denaro di cui Matteo Strozzi, marito di Alessandra, gli è debitore. Il pizzicagnolo, inoltre, ha minacciato la Strozzi di scomunica. Ella scrive di aver chiesto al parroco di intercedere a suo favore e che questi è riuscito a ottenere dal creditore, ovvero dal pizzicagnolo, un mese di tempo per sistemare la questione e saldare il debito; Alessandra prega quindi il figlio di darle indicazioni sul da farsi. In ultimo, lo ringrazia del barile che le verrà recapitato.
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 341-352
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 111r, 111v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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