Contenuto: Responsiva alle lettere di Filippo Strozzi del 14 e del 31 agosto 1464.
Alessandra chiede al figlio di avvisarla quando avrà ricevuto il finocchio e le dodici camicie che gli ha spedito, congiuntamente all'ultima lettera, il 2 settembre. La donna accenna alla morte di Cosimo de' Medici, venuto a mancare il primo agosto; per quel che concerne la sorte dei confinati, ella afferma che, per il momento, non è stato deliberato alcunché. L'epidemia di peste continua a mietere molte vittime, motivo per il quale Alessandra ha lasciato Firenze trasferendosi alle Selve. Riferisce che Diotisalvi Neroni è stato malato e, per quanto ha potuto intendere, messer Angelo Acciaiuoli non gode più del favore dei maggiorenti; ragguaglia quindi il figlio sui componenti del nuovo priorato, nominato dal primo settembre. A tale riguardo Alessandra invita Filippo a scrivere a Tommaso Davizzi, in quanto discretamente informato sugli sviluppi della situazione socio-politica fiorentina. Ella scrive di aver appreso che Angelo Acciaiuoli è stato investito di un feudo dal Re di Napoli e di aver sentito dire che «s'egl'à signoria, [...] è privato dello stato di qua». Informa il figlio di essere intenzionata a spedirgli alcune merci e prodotti; gli riferisce che Donato e Francesco Bonsi, rispettivamente padre e fratello di Giovanni, sono malati e che Piero de' Pazzi è venuto a mancare. Chiede a Filippo di riferire a Lorenzo che il 6 settembre ha ricevuto le sue lettere datate 14 agosto. In ultimo, annuncia che Antonio Pucci è in via di guarigione.
Consistenza: 1c.
Bibliografia: GUASTI 1877: 323-330
Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
Data topica: Firenze
Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 145, cc. 52r, 52v