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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera XXVII

  • Denominazione: Lettera XXVII
  • Data di stesura: 15/03/1461
  • Data di ricezione: 14/05/1462
  • Contenuto: Responsiva alle lettere di Lorenzo Strozzi del 5 e del 26 febbraio 1461. Alessandra si compiace del fatto che il figlio stia portando a termine le varie incombenze legate all'eredità di Iacopo Strozzi e, a tale proposito, accenna all'animo poco riconoscente di Niccolò nei confronti di Lorenzo, asserendo tuttavia «che è la natura sua chosì». La Macinghi riferisce di non aver ancora inviato al figlio due lettere a lui indirizzate, «acciò non vengano i∙ man d'altri», e di volergliele far consegnare a Bruges per mezzo di una persona fidata, come Tommaso Ginori. Alessandra si congratula con Lorenzo per l'amicizia che questi è riuscito a stringere con Bonaccorso di Luca Pitti – il quale figura tra gli ambasciatori inviati al nuovo re di Francia e va affermandosi tra i più influenti uomini politici della repubblica fiorentina –, ma soprattutto per aver pensato di incaricarlo della ricerca di un'alleanza matrimoniale per sé e per il fratello Filippo («À' fatto bene a dar charico della do(n)na p(er) F(ilippo) e p(er) te a Bonacorso»). Alessandra riferisce al figlio del trionfale rientro in città di Piero de' Pazzi; rispetto al futuro del casato di Piero, tuttavia, Alessandra si mostra poco fiduciosa: «I/i/eri entrò messer Piero de' Pazzi en Firenze chon gran trionfo e magnificienza, più ch'entrassi chavaliere già gran tenpo. Non è però da farvi su gran fondamento: che alle volte a Firenze si dimostra una, e fassi un'altra»; quasi presagendo ciò che sarebbe avvenuto, Alessandra scrive al figlio: «Ricordoti, secondo sento, che chi sta cho' Medici, senpre à fatto bene, e cho' Pazzi el contradio, che senpre sono disfatti» (cfr. GUASTI 1877: 259). La donna riferisce che Filippo le ha scritto di essere intenzionato a tornare a Napoli per un paio di mesi, che Giovanni Della Luna non gode di buona salute e che Bernardetto de' Medici è tornato da Milano, dove si trovava in qualità di ambasciatore. Alessandra si rallegra dell'amicizia fraterna nata tra Lorenzo e Antonio di Bernardetto. Avendo ricevuto il 26 marzo una lettera del figlio datata 26 febbraio 1461, ella aggiunge un post scriptum: con un linguaggio allusivo e ambiguo, Alessandra dissuade Lorenzo dal portare avanti una pratica ch'egli ha avviato con messer Piero de' Pazzi; e a tale riguardo lo invita a confrontarsi anche con il fratello Filippo. Riferisce di aver fatto recapitare a Bonaccorso Pitti una lettera e di aver appreso con gioia che questi si impegnerà a far ottenere a Lorenzo il salvacondotto. In ultimo, informa il figlio delle trattative avviate da Giovanni Bonsi per la vendita della casa.
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 253-263
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Lorenzo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 99r, 99v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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