Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 30 agosto 1459.
L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 6 settembre 1459, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La lettera è incentrata, quasi in toto, sulla morte di Matteo. Alessandra si dice preoccupata per Filippo, avendo questi «sopportato tanti afanni nell'animo e nella p(er)sona»; considera la diversa origine e forma del dolore che affligge lei e Filippo, ma quanto accaduto – scrive – «è suto volere di Dio». La donna riferisce che Fra Domenico di Santa Maria di Monte Oliveto, che confessò Matteo, le ha inviato una lettera «tanto dolcie e chonfortativa», nella quale le riporta come il giovane Strozzi «si governò a quello istremo punto». Rispetto alle volontà testamentarie di Matteo, per le quali Alessandra risulta essere sua erede, riferisce di non essersi ancora informata sul da farsi, ma di voler chiedere consiglio a Tommaso Ginori. Sulla possibilità di trasferire Lorenzo da Bruges al banco degli Strozzi di Napoli, la donna demanda a Filippo la decisione. Chiede informazioni sullo stato di salute di Niccolò e tratta, con una certa preoccupazione, delle condizioni della Checca, sorella di Francesco degli Strozzi, la quale – scrive – non gode di un'ottima salute. Riferisce di avere ricevuto una lettera da Lorenzo, «ch'era a Brugia, e fra pochi dì si partiva e andava fuori p(er) 2 mesi». Il 15 settembre la Macinghi aggiunge un post scriptum: relativamente all'eventualità di recarsi a Roma per la quaresima, ella afferma di rimettersi alla volontà di Filippo e lo prega di tenerla informata delle sue intenzioni. In ultimo, riferisce che le condizioni della Checca sono migliorate.
Consistenza: 1c.
Bibliografia: GUASTI 1877: 195-201
Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
Data topica: Firenze
Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 87r, 87v