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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera XVII

  • Denominazione: Lettera XVII
  • Data di stesura: 27/07/1459
  • Data di ricezione: 21/08/1459
  • Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 14 luglio 1459. L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 21 luglio 1459, stando a quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La donna afferma che le lettere indirizzatele dai figli le procurano una dolce consolazione. Menziona il podere sito a Quaracchi e l'intenzione, già comunicata a Lorenzo, di vendere i beni immobili soggetti a pesanti tassazioni. Chiede al figlio di calcolare i denari spesi per le cure di Lorenzo, così da registrare l'importo di cui Filippo è creditore. Gli riferisce che Costanza de' Guasconi, madre di Antonio di Bernardetto de' Medici, è «più contenta l'un dì che ll'altro» della partenza per Napoli del figlio, «e niuna <..> tenerezza n'à dell'averselo levato da ssé». Alessandra, che al contrario della Costanza patisce la lontananza dei suoi, confessa al figlio di leggere più e più volte le sue lettere, non perché abbia difficoltà a decifrarle, ma perché le concedono l'illusione del dialogo e la percezione di un reale ricongiungimento. Sostiene che l'amicizia di Filippo con Bernardetto de' Medici abbia rinsaldato i legami di parentela, e riferisce che Costanza de' Guasconi va spesso a farle visita, «È molto amorevole e da bene». Dopo aver trattato della spedizione di alcune merci, si compiace dell'aiuto e del sostegno che Filippo ha offerto alla Caterina di Niccolò di Nofri di Palla Strozzi e ai figli Niccolò, Luigi e Francesco, i quai stanno vendendo le loro «possisioni» per trasferirsi a Bologna. Tratta brevemente di Giovanni di messer Manno, dell'arrivo a Napoli di Niccolò, della vendita del lucco e delle più recenti imposizioni fiscali. Riferisce di essere stata a Quaracchi ma, dati i «gran chaldi», comunica di volervi tornare solo «quando l'aria sarà più rinfrescata». Si dice intenzionata a scrivere a Matteo, dal quale – nota – non ha più ricevuto lettere. Informa dell'arrivo a Firenze dell'arcivescovo e promette a Filippo di procurargli del finocchio dolce, «poi che ll'anno passato fu amaro». In ultimo, riferisce di non sentirsi in ottime condizioni di salute ma un poco «raviluppata»; la «brigata», invece, sta bene.
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 165-176
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 180, cc. 42r, 42v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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