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Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Le Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi

Lettera VIII

  • Denominazione: Lettera VIII
  • Data di stesura: 22/10/1450
  • Data di ricezione: 08/11/1450
  • Contenuto: Responsiva alle due lettere di Filippo Strozzi del 23 settembre e del 4 ottobre 1450. L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 5 giugno 1450, secondo quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit; la donna scrive di non essere più riuscita a rispondere alle diverse lettere inviatele dal figlio: si sente «d'età da volere essere governata», «poco sana» e lo scrivere la affatica; inoltre, non avendo più Matteo in casa, non ha nessuno che possa aiutarla nella corrispondenza, tanto da ritenere – scrive – che «oramai è di bisongno uno di voi torni qua». Ad aggravare la situazione vi è l'epidemia di peste che, nonostante l'inizio dell'autunno, contro ogni aspettativa, ha ripreso a infuriare, con la conseguente fuga precipitosa, di molti, dalla città. Per quel che riguarda il piccolo Matteo, che a breve sarà trasferito a Napoli per volere di Niccolò Strozzi, Alessandra esorta Filippo a riprenderlo delle sue mancanze non a forza di busse, ma dolcemente. La donna racconta di avere ricevuto molte lettere da Matteo, e che questi ha scritto sovente anche ad Antonio Strozzi e a Marco Parenti; si compiace di quanto esse siano «bene iscritte e dettate». Dopo aver trattato della spedizione di una certa quantità di lino e di altre merci, rassicura Filippo di mandargli da Firenze, non appena possibile, camicie e fazzoletti. La Macinghi scrive che per la spedizione delle scritture dei debitori di Pesaro, che Filippo le ha richiesto, occorre portare pazienza, data l'epidemia e i disagi che ne derivano. Comunica che l'imperversare della malattia la costringe a rinunciare definitivamente al suo viaggio a Roma per il giubileo, e quindi a incontrare il figlio. Riferisce che la ricerca di un buon partito con cui accasare la figlia Alessandra, visto il periodo, si rivela particolarmente difficile: «che (l)le gienti da bbene son tutti fuori di Firenze». Alessandra annuncia che la Caterina, il bambino e Marco Parenti sono in salute, ma avanza qualche critica nei confronti della famiglia del genero. Ella scrive di trovarsi all'Antella dal fratello Zanobi, ma di recarsi sovente a Firenze per sbrigare alcune faccende. In ultimo, avvisa della morte di Francesco di Benedetto di Caroccio degli Strozzi e della carica di priore assunta da Antonio Strozzi.
  • Consistenza: 1c.
  • Bibliografia: GUASTI 1877: 85-98
  • Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
  • Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
  • Data topica: Firenze
  • Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 57r, 57v
  • Ente conservatore: Archivio di Stato di Firenze
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