Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 16 maggio 1450.
L'ultima lettera inviata da Alessandra a Filippo risale al 25 maggio 1450, secondo quanto riportato dalla Strozzi nell'incipit. La donna tratta delle imposizioni fiscali alle quali è soggetta e del debito contratto col Comune. Per quel che concerne la compravendita della casa di Donato Rucellai, ella afferma di voler rimettere a Filippo ogni decisione in merito. Dopo aver elencato una serie di spese, la Macinghi manifesta una certa preoccupazione per non avere ancora ricevuto alcuna lettera dal figlio Matteo; riferisce dunque di essere intenzionata a scrivere a Niccolò Strozzi: qualora Matteo si stesse rivelando inadatto al mestiere, occorrerà impartirgli l'ordine di fare ritorno a Firenze. Alessandra si mostra compiaciuta del fatto che Filippo abbia «preso amicizia» con gli ambasciatori fiorentini recatisi a Napoli, rinsaldando così i legami di parentela con Giannozzo Pandolfini, che assicura di andare a trovare non appena sarà tornato a Firenze. Alessandra discorre, con una certa preoccupazione, dell'imperversare dell'epidemia di peste e del gran numero di vittime che la malattia continua a mietere, sia in città sia nelle aree rurali; tratta della gente, che vive nella costante preoccupazione di cadere malata; delle terre date in affitto, che rischiano di rimanere abbandonate e incolte. In ultimo, riferisce al figlio che, almeno per il momento, non ha intenzione di lasciare Firenze per trasferirsi in campagna; ma se ciò dovesse accedere, provvederà ad avvisarlo.
Consistenza: 1c.
Bibliografia: GUASTI 1877: 79-84
Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
Data topica: Firenze
Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 249, cc. 93r, 93v