Contenuto: Responsiva alle due lettere di Filippo Strozzi del 4 dicembre e del 24 gennaio 1449.
Niccolò di Lionardo Strozzi ha lasciato Napoli per recarsi a Firenze e ha affidato a Filippo l'incarico di presiedere agli affari del banco Strozzi della città partenopea. Alessandra esorta il figlio a sfruttare con saggezza la preziosa opportunità, facendogli notare che, se si mostrerà all'altezza di adempiere al proprio dovere, darà nuovamente lustro e prestigio a tutto il casato. Alessandra riferisce che Niccolò è stato suo ospite a Firenze, «tutto il parentado ci è venuto a vedello», e che la Caterina, figlia di Alessandra, ha dato alla luce il primogenito: Piero Parenti. Matteo, il più piccolo dei figli di Alessandra, è partito per Napoli insieme a Niccolò. La donna tratta del vincolo assicurativo stipulato a tutela della dote della figlia Caterina e menziona l'urgenza di trovare marito all'altra figlia, Alessandra. Riferisce di essere stata dissuasa da Niccolò dal recarsi a Roma per il giubileo. Questi, durante la sua permanenza a Firenze – scrive la Macinghi –, si è incontrato con Donato Rucellai, col quale ha discusso della compravendita della casetta attigua alla dimora principale degli Strozzi: Alessandra riferisce che i due sono venuti in disaccordo e rivendica il proprio diritto di prelazione, della durata di trent'anni, in ordine all'acquisto dell'immobile. Dopo aver domandato al figlio una certa quantità di lino, gli anticipa che anche Ginevra di Niccolò Soderini è interessata ad acquistarne. Infine, riferisce che il piccolo Matteo ha fatto una buona impressione a Niccolò e che è partito volentieri, col cugino, alla volta di Napoli.
Consistenza: 1c.
Bibliografia: DEL LUNGO 1874; GUASTI 1877: 67-78
Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
Data topica: Firenze
Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 131, cc. 43r, 43v