Contenuto: Responsiva alla lettera di Filippo Strozzi del 16 ottobre 1448.
Alessandra tratta dell'imperversare dell'epidemia di peste e del gran numero di persone che ne sono affette, confermando ciò che Matteo, il più piccolo, aveva già scritto al fratello Filippo. Circa l'entusiasmo mostrato da Niccolò di Lionardo nell'accogliere a Napoli, presso il banco degli Strozzi, anche Matteo, Alessandra ritiene opportuno temporeggiare: il ragazzo è ancora molto giovane, è di costituzione debole e il medico ha raccomandato di usare prudenza. Quando Matteo sarà partito per Napoli, forse in primavera – scrive la Strozzi –, le resterà solo più la figlia Alessandra, la quale, tuttavia, sarà presto accasata; al solo pensiero di rimanere così sola, la Macinghi afferma di provare una grande afflizione. Dopo aver trattato della spedizione di alcune merci, Alessandra si compiace del genero Marco Parenti, che è «buon giovane e molto bene tiene la Chaterina». Riferisce di avere già affrontato nella lettera del 4 novembre la questione relativa alla casetta che Niccolò Popoleschi intende vendere a Donato Rucellai; Alessandra prega dunque Filippo di risponderle presto a tale riguardo, ribandendo di non essere intenzionata ad accordare la compravendita.
Consistenza: 1 c.
Bibliografia: GUASTI - DEL LUNGO 1890
Mittente: Alessandra Macinghi Strozzi
Destinatario: Filippo di Matteo Strozzi
Data topica: Firenze
Collocazione: Fondo Carte Strozziane, III serie, filza 249, cc. 75r, 75v