Al nome di Dio, a dì 22 di nove(n)bre 1465
A dì 16 vi scrissi, e dissivi quanto per allora achadeva; non ò di poi vostre. P(er) questa m'achade dirvi
l'oposito di quella, in alchuna p(ar)te: e questo si è, che ttu ssai come 18 è amico di 45, rispetto e
fatti mia; e ancora come, per altra dissi, di 47: e· modo che, di poi ti scrissi, ò sentito alchuna cosa
che non mi va molto all'animo. Avevo speranza che i(n) questa mutazione, che e' si dessi efetto
a molte buone chose p(er) la terra, che di già se ne dicieva per alchuno; e ora, esendosi
messa la pitizione del fare lo squittino, è 4 dì s'è messa nel Popolo, e non si vincie. Pare che il
Gonfaloniere sia molto cruciato; e tutti e cittadini sono i(n) gran travaglo; che si danno di punta
l'uno a l'altro. 32 contro 46 e a l'amico della poliza che ma(n)dasti più tenpo fa nella mia; e di 54 no(n)
troppo se ne loda; e di 18, più che nessuno, si biasima 30 e 56. E stanno come asino a gragnola: e 16 non està
molto allegro. Fa' conto che ci va posta di più di 5 f(iorini). E dove si credeva il popolo esse· ridotto i(n)
bu[o]n termine p(er) questa mutazione, e da parechi dì en qua e' si dicie che si starà peggio che prima,
ch'e malori si scuoprono forte; e ci è una gran co(n)fusione tra magiori e minori e ttutti. Idio vogla
questa cosa abia buon fine; che mi fa ricordare del 34. Idio p(er) sua misericordia metta pacie
p(er) tutto; che bisongno cie n'è, e grande. Siché vedi le speranze nostre chome tosto vanno dilunga(n)dossi.
E ora che ttu e lLorenzo eravate i(n) buona disposizione di 33, ella va p(er) la lunga; che nulla
se ne ragiona, che gl'uomini ànno al presente a pensare ad altro; sicché bisongnia aspettare
il tenpo, e che gl'animi si posino; che i(n) brieve tenpo, doverreno vedere quello che debb'essere.
Del Consolo avesti lettere dalla Signoria, che llo faciessi di costà a vostro modo; e ora sento che ina(n)zi
che questa pitizione si cimentassi, che il Gonfaloniere n'aveva auto ragionamento di rifare
quel tristanzuolo di Zanobi; e questo senti', che venendo Pietro Pagolo a vicitarmi, e i' gli dissi: «La Nazione
à 'uto dalla Signoria passata di fare il Consolo a lor modo». E' mi rispose l'aveva sentito; ma che di poi
Giuliano Gondi disse, che n'era stato parlato al Gonfaloniere p(er) questo Zanobi, e che llui er' ito al Gonfaloniere,
e rachomandando la Nazione e Filippo Strozi; e come sentì ricordare F(ilippo), che tutto si turbò, e
dimostrò nel viso che tra te e llui non fussi amicizia: il p(er)ché il Gondino dicie si ritrasse. Siché non so
chome le cose s'ànno a passare. Per ora ànno altro pensiero; ma se le cose si posassino, forse vi darà
contro. Credo che da Giuliano ne sarai avisato; che 'ntanto, quanto si dicieva di 18, ora pel contradio: che non
abiàno istabilità! Non achade risposta a queste p(ar)ti. Avisa pure come la truovi.
Siàno a dì 23; e ogi ànno rifatto il Consiglo, e sono su: non so che sarà. Se non si vincie, conviene segua delle cose
che dispiacieranno ad alchuni. Altro per ora non ci achade. Idio di male vi guardi. P(er) la vostra Allesandra Strozi, in Fire(n)ze.
Esendo p(er) suggiellare ebi la tua, F(ilippo), de· 14, p(er) Giovanni di ser Franciesco. R(ispost)a brieve, ch'è tardi.
Del Consolo avete una fredda e una chalda; che per ongni fatte ti scrivo quello sento la settimana.
E lle fanno gran mutazione; che l'una settimana si ragiona di fare una cosa, e ll'altra si fa pel
contradio. E altri vorrebe pure avisarvi delle cose che si dicie che ànno a seguire;
e dilibera che non ci si può cor posta; e credo che, a volere far bene, sarà di bisongno
a tagliare questa piaga: siché di 51 e di 33 bisongna andare adagio. I' no(n) so che seguirà di 32, che conbatte
di parole stranamente col padre di 49, e si ricorda molte piage vechie. 56 si dicie sta male, e aspetta
pegio. Sono nimici di 18. Della Marietta non sento nulla; che ci è altro a fare. Non achade altro alla
tua d'inportanza; e se Giovanni di ser Franciesco ci verrà, gli farò buona racoglienza p(er) vostro amore.
Seguendo altro, t'aviserò per ongni fante, piaciendo a Dio.